Racconto viaggio di Giuseppe Civica

›› Racconto di: 

Giuseppe Civica

›› Città: Roma

›› Periodo: 

27 dicembre 2002 / 12 gennaio 2003

›› Destinazione Argentina e Cile

›› Itinerario: Roma - Buenos Aires - El Calafate - El Chalten - Puerto Natales - Torres del Paine - Punta Arenas - Crociera Mare Australis - Ushuaia - Buenos Aires - Roma

›› E-Mail Autore: 

giuseppe.civica@nunavut.it - www.nunavut.it

" E' il mio secondo viaggio in Argentina. Questa volta con un itinerario "su misura", comprendente anche diversi giorni in Cile, culminati con la crociera fra i fiordi del sud, a bordo del "Mare Australis".

E' stato un viaggio itinerante ricco di tali e tante suggestioni, che restano indelebili nella memoria e che continuano, ancora oggi, a far sognare e rivivere i luoghi come se non li avessi mai lasciati.

L'intensità di ciò che ho visto e fotografato, soprattutto con gli occhi, rende la mia mente simile ad un proiettore sempre in funzione. E' un viaggio che da la possibilità di vedere e vivere luoghi e paesaggi naturali di straordinaria bellezza, che ti trasmettono una sensazione di libertà ormai dimenticata, ma desiderata. Ci si viene a trovare iun grandi spazi, dove regna sovrano il silenzio più assoluto ed all'interno dei quali si possono percorrere anche trecento chilometri senza trovare alcuno, neppure una pecora! E dire che lì ce ne sono tante...

A margine di tutto ciò, ho un ricordo, che può essere definito un fatto di cornaca e che mi ha colpitpo in modo particolare, soprattutto se confrontato ai nostri stili di vita. 

Bene.

Mi trovavo in Cile e fra le varie cose avevo in programma una escursione alle "Torres del Paine". Durante gli spostamenti di avvicinamento, a più riprese, ho sentito dire che in zona stava trascorrendo un periodo di vacanza il Presidente del Cile (on. Lagos). Ad ogni sosta sentivo ripetere : "...è appena passato il presidente..."-

Raggiiunto l'ultimo rifugio, prima di fare il tratto terminale che porta alla base delle "Torres del Paine" e da dove si osserva ("el mirador"), se il tempo è clemente, uno spettacolo unico e indimenticabile, entro e chiedo al custode: "-mi dicono che in zona c'è il vostro presidente, lei ne sa nulla?". Il custode non ha avuto il tempo di rispondere perchè immediatamente, da un angolo della stanza, si sente chiaramente la voce di una persona dire:-"Sono io". Mi giro, incredulo, come tutti i presenti, e vedo una persona matura, distinta, abbigliata da alpinista, con due presone molto più giovani ai suoi lati.

Mi avvicino, lui sorride e mi tende la mano con il chiaro atteggiamento di chi vuol essere cortese. I due signori ai lati del Presidente, hanno seguito la scena, e resisi conto del comportamento dello stesso Presidente e della sua disponibilità nei miei confronti, si sono discretamente allontanati, quasi a non voler ascoltare. Noi abbiamo parlato un po' del più e del meno, per circa quindici minuti, facendo anche delle foto insieme, con molta semplicità e naturalezza, dopo aver coinvolto anche il custode del rifugio, che si è sentito molto onorato da tutto ciò."

Giuseppe Civica